Franco
L'estate del 2009
Come sottotitolo potrei scrivere "il più bel periodo della mia vita..."
Da dove cominciare?!? Non è semplice condensare in poche righe due mesi e mezzo di vita, peraltro molto intensi. Forse meglio procedere in ordine cronologico.
Nel 2009 ebbi un'idea geniale, non dovrei essere io a dirlo ma quando si fa qualcosa di buono bisogna anche riconoscerlo, come quando si commettono stupidaggini (e a me succede molto più spesso la seconda cosa che la prima!!!).
Prima del 2009 avevo avuto una serie di anni decisamente negativi e sentivo il forte bisogno di un... "risarcimento esistenziale". Così ebbi l'idea di concedermi uno "stacco" molto forte dalla mia vita abituale e di andare a vivere per due mesi e mezzo a Parigi, città che già amavo da lungo tempo e che conoscevo già mooooooooooolto bene. E' stata una scelta particolarmente felice e azzeccata. Due miei cari amici "romani", poi, Monica e Riccardo, vi si erano trasferiti da poco tempo.
Così ho ricontattato una signora romana, presso il cui appartamentino ero già stato nel 2000. E' un piccolo appartamento in Rue de Seine, a Saint-Germain-des-Prés, che ricordavo essere molto carino e in un bel palazzo del '600. Era perfetto come base e come logistica nella città. Anche la zona era molto bella e piena di vita. Una tipica zona del centro di Parigi, rive gauche, e vicina al bellissimo Pont des Arts.
Arriva la metà di giugno del 2009 e il tempo di partire... Ma l'inizio di questo bellissimo periodo non fu dei migliori e anzi talmente negativo che stava per mandare tutto a monte. Infatti la proprietaria dell'appartamento mi aveva sì messo in guardia ("L'appartamento non è nelle condizioni in cui l'ha visto nel 2000") e fatto pagare un affitto più basso del normale, ma certo non credevo che avrei trovato quella che si può definire un'autentica... topaia!!!!! Per farvi immaginare cosa potesse essere pensate a quella che può essere la casa di un... barbone!!! (se i barboni avessero una casa!!!!) Monica, la mia amica che vive a Parigi, può esserne testimone, è entrata con me nella casa la primissima volta... Ci sono rimasto solo perché avevo invitato molti amici a venirmi a trovare e perché avevo pagato l'intero affitto in anticipo!!! Vatti a fidare delle persone!!!
In pieno sconforto mi metto a pulire, ci è voluta una settimana per rendere la casa abitabile!!! Non vi dico le mail incavolate, per usare un eufemismo, che ho scritto alla proprietaria!!!
Ho cominciato ad andare da Conforama, vicino al Pont Neuf, e da Tati, vicino a Montmartre, per comprare varie suppellettili che rendessero la casa più confortevole. E devo dire che alla fine, dopo una settimana di duro lavoro, la casa aveva preso un aspetto decisamente umano!!! E infatti i miei amici commentavano benevolmente, dicendo che avevo esagerato nel criticarla all'inizio... Ma loro, a parte Monica, non avevano visto la versione iniziale della stessa!!!
Nel frattempo ho cominciato anche i vari giretti nei "dintorni" di Parigi... una delle prime tappe è stata Bruxelles, che avevo già visto varie volte ma che volevo rivedere.
Altre città visitate quell'estate e non citate nel racconto che segue sono Amiens e Lille. Amiens in particolare, oltre ad un centro storico molto interessante, presenta la zona degli Hortillonnages, un'area di canali e giardini molto bella e vicina al centro che si può esplorare a bordo di piccole imbarcazioni: una gita da raccomandare!!!
In quei primi giorni mi sono anche iscritto ad un interessante corso, presso la Sorbona, sulla cultura francese, in particolare sul cinema, teatro, letteratura, arte ecc. francesi. Un corso pomeridiano (3 volte a settimana) aperto agli studenti che la mattina seguivano i corsi di lingua per stranieri e che io ero l'unico a seguire senza seguire i corsi mattutini (mi sentivo già abbastanza forte in francese e volevo solo rinforzare le mie conoscenze sulla cultura d'oltralpe...). Ho seguito questo corso a luglio e ad agosto e devo dire che mi ha dato molti spunti interessanti di discussione, su molti aspetti del mondo francofono che conoscevo in precedenza solo superficialmente.
La casa era pronta per le visite e a fine giugno ecco arrivare Antonella e la sua amica, le prime a visitarmi. Entrambe non erano mai state a Parigi e così ho fatto da Cicerone in città, cosa che adoro fare a Roma ma posso fare ormai anche a Parigi. E' stato bello anche perché tramite i loro occhi ho potuto vedere la città con gli occhi del neofita, entusiasmarmi di nuovo per posti visti mille volte, fare cose che da solo non avrei mai fatto perché troppo turistiche (come prendere i Bateaux Mouches!!!). Unico neo di quei giorni, a cavallo di giugno e luglio: un caldo allucinante, che poi per tutta l'estate non si è più più presentato, almeno con quell'intensità e durata (ho dovuto comprare anche dei ventilatori, che poi non ho più utilizzato...).
La cosa bella delle varie visite che ho avuto è stata proprio quella che ogni persona che è venuta a trovarmi mi ha portato la sua visione della città, le sue aspettative, le sue passioni. E' stato come fare tanti viaggi diversi a Parigi, uno per ognuna delle persone o coppie che sono venute a trovarmi. E anche in questo sta la bellezza e l'entusiasmo di quell'estate!!!
Ma c'è sempre stata anche una costante, Monica e Riccardo, che ho visto spesso e che ora come allora vivevano e vivono a Parigi (che invidia!!!). Da allora vado ogni anno a trovarli, il viaggio su da loro è diventato una piacevole consuetudine cui non saprei più rinunciare!!!
Partita Antonella e la sua amica ecco arrivare a casa mia Daniela e Giovanni, mentre veniva a Parigi anche Emanuela, che sarebbe stata su 2 settimane ma in albergo, non essendoci da me posto sufficiente. Sono stati giorni frenetici, Daniela è un vero turbine che trascina, capace di stare in giro 18 ore al giorno, senza pause.
Tra l'altro la sera dell'arrivo di Daniela e Giovanni ci siamo incontrati a Parigi con una coppia di amici di Daniela lì per caso: a Parigi non mancano mai italiani, tutto l'anno ma in estate in particolare!!!
Con Daniela, Giovanni ed Emanuela abbiamo fatto un viaggio tragicomico in macchina (affittata) a Caen, Mont Saint-Michel e Saint-Malo, tutto in un giorno. Arrivati stremati la sera a Saint-Malo pensiamo di fermarci a dormire in una pensione ma Daniela, sempre lei, si ricorda che deve imprescindibilmente tornare a Parigi in nottata. Così partiamo verso le 22:00 per arrivare a Parigi alle 4:00 di notte, stremati e stravolti. La sera successiva, visto che avevamo ancora la macchina in affitto, ci siamo fatti un giro in macchina in notturna per gli Champs-Élysées, niente male...
Partiti Daniela e Giovanni (Giovanni alla fine era distrutto dal super-attivismo di Daniela!!!) arrivano Daniele ed Annamaria, amici di Emanuela, due architetti, che quindi mi portano un occhio più "cerebrale" e analitico sulla città. Con loro abbiamo fatto giri più "artistici", come quello a Montparnasse. Ma la gita più interessante è stata sicuramente quella a Poissy, per visitare Villa Savoye, una delle opere più celebri di Le Corbusier: un posto incantato, una sorta di arcadia piena di studenti di architettura da tutto il mondo. Da visitare!!!
Dopo Daniele ed Annamaria e partita anche Emanuela ecco arrivare Cristina e il suo amore per l'oriente: con lei d'obbligo una visita al museo Guimet, il museo di arti orientali di Parigi. Sempre con Cristina anche visita tragicomica ai giardini di Versailles: la sera siamo rimasti a vedere il tramonto sul lago centrale dei giardini, ci eravamo resi conto che non c'era quasi più nessuno ma poiché qualcuno ancora si aggirava per i giardini non ci siamo preoccupati. Una volta che stavamo per uscire ci siamo però accorti che i giardini erano in realtà chiusi da un pezzo e la polizia ci ha fermato per questo!!! Ho fatto finta di essere un turista sprovveduto (in realtà, poi, lo ero, no?!?) e ci hanno lasciato andare...
Dopo Cristina ecco arrivare le tre sorelle marchigiane: Barbara, Paola e Pia. Con loro abbiamo affittato di nuovo la macchina e, dopo un'altra puntata al Mont Saint-Michel (ma molto presto la mattina, per evitare il grosso flusso dei turisti: davvero un'altra cosa, finalmente lo abbiamo visitato in calma e tranquillità, quando stavamo andando via vedevamo l'invasione delle... cavallette dei pullman turistici...), abbiamo fatto un ampio giro della Valle della Loira e dei suoi numerosi castelli, con una bella sosta in un albergo di Saumur, con meravigliosa vista sul fiume e sul castello della città!!! In quei giorni abbiamo visitato anche la città di Angers, molto bella. Con loro abbiamo anche fatto una pausa... alcolica in una piccola distilleria artigianale che produceva sidro, pommeau e calvados. Niente male, anche se non sono certo un gran consumatore d'alcool. Ma ogni tanto... non guasta!!!
Dopo di loro è stato il turno di Cinzia, di Milano. Con lei siamo rimasti a Parigi, unica piccola gita fuori porta quella su un'isola sulla Senna, l'isola degli impressionisti, a Chatou, e nel vicino castello di Saint-Germain-en-Laye. Mentre Cinzia era da me arriva a Parigi anche Chiara, che vive ora in Pennsylvania ma all'epoca era a Baltimore, con una sua amica cinese, Lin. Con loro siamo stati, tutti insieme, a mangiare una crêpe a Rue du Montparnasse, la via delle crêperie bretoni, e da Chartier, ristorante tipico di Rue du Faubourg Montmartre, vicino ai Grands Boulevards. Cinzia mi ha seguito anche, poverina, a vedere in un cinema all'aperto un'ennesima volta "Le Rayon Vert" di Rohmer, uno dei miei film preferiti in assoluto: non conoscendo il francese e non amando Rohmer dev'essere stato per lei un vero supplizio!!!
Partita Cinzia ecco arrivare Giusy, amica di Monica e Riccardo. Con lei sono stato al Musée Rodin, nel quale fino ad allora non ero mai stato, e soprattutto, insieme a Monica e Riccardo, nei giardini di Versailles in notturna, con un bello spettacolo pirotecnico... Molto turistico ma notevole come effetto scenografico!!!
Tornando a casa dopo la partenza di Giusy ero nella via di casa quando mi sento chiamare per strada. A parte Monica e Riccardo nessuno mi conosceva a Parigi e loro non potevano essere lì in quel momento... Chi era mai?!? Ma ovviamente Emanuela, che non aveva resistito al richiamo della città e dopo il soggiorno di luglio era tornata anche ad agosto!!!
Infine l'ultima amica a venirmi a trovare è stata Samanta, un'amica particolarmente francofila e innamorata della città quasi più di me (è possibile?!?). Poiché sia io che lei conosciamo/conoscevamo molto bene la città abbiamo intrapreso dei percorsi cercando scorci insoliti e angoli nascosti, lei si era anche munita di una guida specifica proprio di questa Parigi nascosta. Con lei ed Emanuela abbiamo fatto le ultime passeggiate per la città, ad esempio al Castello di Bagatelle, all'interno del Bois de Boulogne, celebre per il suo roseto, al Jardin d'Acclimatation, sempre all'interno del Bois de Boulogne, o a Rue Mouffetard, al Quartiere Latino.
Dopo la partenza di Samanta il mio soggiorno a Parigi volgeva al termine, era la fine di agosto ormai. In realtà avevo conosciuto durante il mio soggiorno degli amici di Monica e Riccardo che mi avevano allettato con l'idea di rimanere a vivere a Parigi, cercando un lavoro lì. E' un'idea che mi è rimasta in testa per tutto il soggiorno ma poi alla fine non me la sono sentita di rimanere, per una serie complessa di ragioni. Ogni tanto ci penso ancora e penso che forse ho fatto male a non trasferirmi. Ma evidentemente se non me la sono sentita una ragione c'è/c'era...
Non vi dico lo struggimento degli ultimi giorni!!! Chiudere un periodo così bello e intenso non è stato per niente facile, come togliere e regalare a Moni e Ric tutte le cose che avevo preso per la casa di Rue de Seine. L'ultima sera prima di partire ho fatto una lunga passeggiata per la città. C'era una luce bellissima e il tramonto sembrava non finire mai. Ho "cenato" l'ultima volta al Luxembourg con un panino e una madeleine di Eric Kayser, la catena di pasticcerie. Non sarei mai voluto andare a dormire, non riuscivo a staccarmi dalla città!!! La voglia di tornare a Roma era al lumicino!!!
Ma l'ho fatto e tornare alla vita romana di tutti i giorni è stato un trauma. Mi ci è voluto un mese per riprendermi del tutto, mi sembrava di uscire da un sogno ad occhi aperti!!!
Un'ultima notazione, prima di chiudere questo lungo racconto: come detto dopo allora sono tornato a Parigi una volta l'anno. In particolare è stato emozionante tornare l'anno seguente, ad aprile del 2010: alloggiavo in un albergo di Rue de l'Odéon, quindi vicino a Rue de Seine, dov'ero stato l'anno precedente. Arrivando in albergo dall'aeroporto avevo la pelle d'oca: era la prima volta che ero all'estero ma sentivo che... stavo tornando a casa!!! Fu una sensazione fortissima, indimenticabile e... indicibile!!!
Di seguito alcune delle migliaia di foto scattate quell'estate... famosa, ovviamente per la parte, preponderante, che riguarda Parigi e i suoi dintorni.
Per la parte che riguarda gli altri viaggi fatti quell'estate, lontano dalla Ville Lumière, si rimanda alla pagina apposita del sito parallelo a questo, dedicato ai viaggi... non parigini di Franco.
L'estate del 2009
Come sottotitolo potrei scrivere "il più bel periodo della mia vita..."
Da dove cominciare?!? Non è semplice condensare in poche righe due mesi e mezzo di vita, peraltro molto intensi. Forse meglio procedere in ordine cronologico.
Nel 2009 ebbi un'idea geniale, non dovrei essere io a dirlo ma quando si fa qualcosa di buono bisogna anche riconoscerlo, come quando si commettono stupidaggini (e a me succede molto più spesso la seconda cosa che la prima!!!).
Prima del 2009 avevo avuto una serie di anni decisamente negativi e sentivo il forte bisogno di un... "risarcimento esistenziale". Così ebbi l'idea di concedermi uno "stacco" molto forte dalla mia vita abituale e di andare a vivere per due mesi e mezzo a Parigi, città che già amavo da lungo tempo e che conoscevo già mooooooooooolto bene. E' stata una scelta particolarmente felice e azzeccata. Due miei cari amici "romani", poi, Monica e Riccardo, vi si erano trasferiti da poco tempo.
Così ho ricontattato una signora romana, presso il cui appartamentino ero già stato nel 2000. E' un piccolo appartamento in Rue de Seine, a Saint-Germain-des-Prés, che ricordavo essere molto carino e in un bel palazzo del '600. Era perfetto come base e come logistica nella città. Anche la zona era molto bella e piena di vita. Una tipica zona del centro di Parigi, rive gauche, e vicina al bellissimo Pont des Arts.
Arriva la metà di giugno del 2009 e il tempo di partire... Ma l'inizio di questo bellissimo periodo non fu dei migliori e anzi talmente negativo che stava per mandare tutto a monte. Infatti la proprietaria dell'appartamento mi aveva sì messo in guardia ("L'appartamento non è nelle condizioni in cui l'ha visto nel 2000") e fatto pagare un affitto più basso del normale, ma certo non credevo che avrei trovato quella che si può definire un'autentica... topaia!!!!! Per farvi immaginare cosa potesse essere pensate a quella che può essere la casa di un... barbone!!! (se i barboni avessero una casa!!!!) Monica, la mia amica che vive a Parigi, può esserne testimone, è entrata con me nella casa la primissima volta... Ci sono rimasto solo perché avevo invitato molti amici a venirmi a trovare e perché avevo pagato l'intero affitto in anticipo!!! Vatti a fidare delle persone!!!
In pieno sconforto mi metto a pulire, ci è voluta una settimana per rendere la casa abitabile!!! Non vi dico le mail incavolate, per usare un eufemismo, che ho scritto alla proprietaria!!!
Ho cominciato ad andare da Conforama, vicino al Pont Neuf, e da Tati, vicino a Montmartre, per comprare varie suppellettili che rendessero la casa più confortevole. E devo dire che alla fine, dopo una settimana di duro lavoro, la casa aveva preso un aspetto decisamente umano!!! E infatti i miei amici commentavano benevolmente, dicendo che avevo esagerato nel criticarla all'inizio... Ma loro, a parte Monica, non avevano visto la versione iniziale della stessa!!!
Nel frattempo ho cominciato anche i vari giretti nei "dintorni" di Parigi... una delle prime tappe è stata Bruxelles, che avevo già visto varie volte ma che volevo rivedere.
Altre città visitate quell'estate e non citate nel racconto che segue sono Amiens e Lille. Amiens in particolare, oltre ad un centro storico molto interessante, presenta la zona degli Hortillonnages, un'area di canali e giardini molto bella e vicina al centro che si può esplorare a bordo di piccole imbarcazioni: una gita da raccomandare!!!
In quei primi giorni mi sono anche iscritto ad un interessante corso, presso la Sorbona, sulla cultura francese, in particolare sul cinema, teatro, letteratura, arte ecc. francesi. Un corso pomeridiano (3 volte a settimana) aperto agli studenti che la mattina seguivano i corsi di lingua per stranieri e che io ero l'unico a seguire senza seguire i corsi mattutini (mi sentivo già abbastanza forte in francese e volevo solo rinforzare le mie conoscenze sulla cultura d'oltralpe...). Ho seguito questo corso a luglio e ad agosto e devo dire che mi ha dato molti spunti interessanti di discussione, su molti aspetti del mondo francofono che conoscevo in precedenza solo superficialmente.
La casa era pronta per le visite e a fine giugno ecco arrivare Antonella e la sua amica, le prime a visitarmi. Entrambe non erano mai state a Parigi e così ho fatto da Cicerone in città, cosa che adoro fare a Roma ma posso fare ormai anche a Parigi. E' stato bello anche perché tramite i loro occhi ho potuto vedere la città con gli occhi del neofita, entusiasmarmi di nuovo per posti visti mille volte, fare cose che da solo non avrei mai fatto perché troppo turistiche (come prendere i Bateaux Mouches!!!). Unico neo di quei giorni, a cavallo di giugno e luglio: un caldo allucinante, che poi per tutta l'estate non si è più più presentato, almeno con quell'intensità e durata (ho dovuto comprare anche dei ventilatori, che poi non ho più utilizzato...).
La cosa bella delle varie visite che ho avuto è stata proprio quella che ogni persona che è venuta a trovarmi mi ha portato la sua visione della città, le sue aspettative, le sue passioni. E' stato come fare tanti viaggi diversi a Parigi, uno per ognuna delle persone o coppie che sono venute a trovarmi. E anche in questo sta la bellezza e l'entusiasmo di quell'estate!!!
Ma c'è sempre stata anche una costante, Monica e Riccardo, che ho visto spesso e che ora come allora vivevano e vivono a Parigi (che invidia!!!). Da allora vado ogni anno a trovarli, il viaggio su da loro è diventato una piacevole consuetudine cui non saprei più rinunciare!!!
Partita Antonella e la sua amica ecco arrivare a casa mia Daniela e Giovanni, mentre veniva a Parigi anche Emanuela, che sarebbe stata su 2 settimane ma in albergo, non essendoci da me posto sufficiente. Sono stati giorni frenetici, Daniela è un vero turbine che trascina, capace di stare in giro 18 ore al giorno, senza pause.
Tra l'altro la sera dell'arrivo di Daniela e Giovanni ci siamo incontrati a Parigi con una coppia di amici di Daniela lì per caso: a Parigi non mancano mai italiani, tutto l'anno ma in estate in particolare!!!
Con Daniela, Giovanni ed Emanuela abbiamo fatto un viaggio tragicomico in macchina (affittata) a Caen, Mont Saint-Michel e Saint-Malo, tutto in un giorno. Arrivati stremati la sera a Saint-Malo pensiamo di fermarci a dormire in una pensione ma Daniela, sempre lei, si ricorda che deve imprescindibilmente tornare a Parigi in nottata. Così partiamo verso le 22:00 per arrivare a Parigi alle 4:00 di notte, stremati e stravolti. La sera successiva, visto che avevamo ancora la macchina in affitto, ci siamo fatti un giro in macchina in notturna per gli Champs-Élysées, niente male...
Partiti Daniela e Giovanni (Giovanni alla fine era distrutto dal super-attivismo di Daniela!!!) arrivano Daniele ed Annamaria, amici di Emanuela, due architetti, che quindi mi portano un occhio più "cerebrale" e analitico sulla città. Con loro abbiamo fatto giri più "artistici", come quello a Montparnasse. Ma la gita più interessante è stata sicuramente quella a Poissy, per visitare Villa Savoye, una delle opere più celebri di Le Corbusier: un posto incantato, una sorta di arcadia piena di studenti di architettura da tutto il mondo. Da visitare!!!
Dopo Daniele ed Annamaria e partita anche Emanuela ecco arrivare Cristina e il suo amore per l'oriente: con lei d'obbligo una visita al museo Guimet, il museo di arti orientali di Parigi. Sempre con Cristina anche visita tragicomica ai giardini di Versailles: la sera siamo rimasti a vedere il tramonto sul lago centrale dei giardini, ci eravamo resi conto che non c'era quasi più nessuno ma poiché qualcuno ancora si aggirava per i giardini non ci siamo preoccupati. Una volta che stavamo per uscire ci siamo però accorti che i giardini erano in realtà chiusi da un pezzo e la polizia ci ha fermato per questo!!! Ho fatto finta di essere un turista sprovveduto (in realtà, poi, lo ero, no?!?) e ci hanno lasciato andare...
Dopo Cristina ecco arrivare le tre sorelle marchigiane: Barbara, Paola e Pia. Con loro abbiamo affittato di nuovo la macchina e, dopo un'altra puntata al Mont Saint-Michel (ma molto presto la mattina, per evitare il grosso flusso dei turisti: davvero un'altra cosa, finalmente lo abbiamo visitato in calma e tranquillità, quando stavamo andando via vedevamo l'invasione delle... cavallette dei pullman turistici...), abbiamo fatto un ampio giro della Valle della Loira e dei suoi numerosi castelli, con una bella sosta in un albergo di Saumur, con meravigliosa vista sul fiume e sul castello della città!!! In quei giorni abbiamo visitato anche la città di Angers, molto bella. Con loro abbiamo anche fatto una pausa... alcolica in una piccola distilleria artigianale che produceva sidro, pommeau e calvados. Niente male, anche se non sono certo un gran consumatore d'alcool. Ma ogni tanto... non guasta!!!
Dopo di loro è stato il turno di Cinzia, di Milano. Con lei siamo rimasti a Parigi, unica piccola gita fuori porta quella su un'isola sulla Senna, l'isola degli impressionisti, a Chatou, e nel vicino castello di Saint-Germain-en-Laye. Mentre Cinzia era da me arriva a Parigi anche Chiara, che vive ora in Pennsylvania ma all'epoca era a Baltimore, con una sua amica cinese, Lin. Con loro siamo stati, tutti insieme, a mangiare una crêpe a Rue du Montparnasse, la via delle crêperie bretoni, e da Chartier, ristorante tipico di Rue du Faubourg Montmartre, vicino ai Grands Boulevards. Cinzia mi ha seguito anche, poverina, a vedere in un cinema all'aperto un'ennesima volta "Le Rayon Vert" di Rohmer, uno dei miei film preferiti in assoluto: non conoscendo il francese e non amando Rohmer dev'essere stato per lei un vero supplizio!!!
Partita Cinzia ecco arrivare Giusy, amica di Monica e Riccardo. Con lei sono stato al Musée Rodin, nel quale fino ad allora non ero mai stato, e soprattutto, insieme a Monica e Riccardo, nei giardini di Versailles in notturna, con un bello spettacolo pirotecnico... Molto turistico ma notevole come effetto scenografico!!!
Tornando a casa dopo la partenza di Giusy ero nella via di casa quando mi sento chiamare per strada. A parte Monica e Riccardo nessuno mi conosceva a Parigi e loro non potevano essere lì in quel momento... Chi era mai?!? Ma ovviamente Emanuela, che non aveva resistito al richiamo della città e dopo il soggiorno di luglio era tornata anche ad agosto!!!
Infine l'ultima amica a venirmi a trovare è stata Samanta, un'amica particolarmente francofila e innamorata della città quasi più di me (è possibile?!?). Poiché sia io che lei conosciamo/conoscevamo molto bene la città abbiamo intrapreso dei percorsi cercando scorci insoliti e angoli nascosti, lei si era anche munita di una guida specifica proprio di questa Parigi nascosta. Con lei ed Emanuela abbiamo fatto le ultime passeggiate per la città, ad esempio al Castello di Bagatelle, all'interno del Bois de Boulogne, celebre per il suo roseto, al Jardin d'Acclimatation, sempre all'interno del Bois de Boulogne, o a Rue Mouffetard, al Quartiere Latino.
Dopo la partenza di Samanta il mio soggiorno a Parigi volgeva al termine, era la fine di agosto ormai. In realtà avevo conosciuto durante il mio soggiorno degli amici di Monica e Riccardo che mi avevano allettato con l'idea di rimanere a vivere a Parigi, cercando un lavoro lì. E' un'idea che mi è rimasta in testa per tutto il soggiorno ma poi alla fine non me la sono sentita di rimanere, per una serie complessa di ragioni. Ogni tanto ci penso ancora e penso che forse ho fatto male a non trasferirmi. Ma evidentemente se non me la sono sentita una ragione c'è/c'era...
Non vi dico lo struggimento degli ultimi giorni!!! Chiudere un periodo così bello e intenso non è stato per niente facile, come togliere e regalare a Moni e Ric tutte le cose che avevo preso per la casa di Rue de Seine. L'ultima sera prima di partire ho fatto una lunga passeggiata per la città. C'era una luce bellissima e il tramonto sembrava non finire mai. Ho "cenato" l'ultima volta al Luxembourg con un panino e una madeleine di Eric Kayser, la catena di pasticcerie. Non sarei mai voluto andare a dormire, non riuscivo a staccarmi dalla città!!! La voglia di tornare a Roma era al lumicino!!!
Ma l'ho fatto e tornare alla vita romana di tutti i giorni è stato un trauma. Mi ci è voluto un mese per riprendermi del tutto, mi sembrava di uscire da un sogno ad occhi aperti!!!
Un'ultima notazione, prima di chiudere questo lungo racconto: come detto dopo allora sono tornato a Parigi una volta l'anno. In particolare è stato emozionante tornare l'anno seguente, ad aprile del 2010: alloggiavo in un albergo di Rue de l'Odéon, quindi vicino a Rue de Seine, dov'ero stato l'anno precedente. Arrivando in albergo dall'aeroporto avevo la pelle d'oca: era la prima volta che ero all'estero ma sentivo che... stavo tornando a casa!!! Fu una sensazione fortissima, indimenticabile e... indicibile!!!
Di seguito alcune delle migliaia di foto scattate quell'estate... famosa, ovviamente per la parte, preponderante, che riguarda Parigi e i suoi dintorni.
Per la parte che riguarda gli altri viaggi fatti quell'estate, lontano dalla Ville Lumière, si rimanda alla pagina apposita del sito parallelo a questo, dedicato ai viaggi... non parigini di Franco.